L'Oudenburg è una repubblica presidenziale in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo. Questi è democraticamente eletto dai cittadini e forma il suo governo scegliendo personalmente i ministri che lo affiancheranno.
Il Parlamento è il titolare del potere legislativo per controbilanciare il grande potere politico affidato al Presidente. Il Presidente non può modificare le leggi se non affidandosi ai deputati a lui vicini in modo da ottenere una maggioranza. Il parlamento ha il potere della borsa (approvazione del bilancio e degli interventi comportanti nuove spese), mentre il presidente è titolare del potere di bloccare le leggi emanate dal parlamento.

Potere Giudiziario:
Il potere giudiziario invece è diretto da una Corte Suprema nominata dal Presidente ma che mantiene la sua autonomia in quanto non è revocabile ed è vitalizia.
La costituzione dell’ Oudenburg è del tipo non scritto. Non possiede perciò un singolo documento ma è formata da un insieme di statuti, trattati, convenzioni orali e altre fonti. Tuttavia si basa dei principi fondamentali:
- La sovranità del Parlamento con un Presidente eletto dal popolo;
- L'attività dello Stato deve rispondere al pubblico interesse.

Giuridicamente si rifà a un Commun Recht (simile al Common Law anglosassone) basato sui precedenti giurisprudenziali e non su dei codici.

Sistema elettorale:
Quando vengono indette le elezioni, ogni partito principale indica un candidato Presidente e una rosa di candidati deputati che saliranno al governo in caso di vittoria e tra cui verranno prescelti i ministri. I partiti minori, di destra o sinistra, consapevoli di non poter raggiungere matematicamente la vittoria, si coalizzano col gruppo partitico affine più importante (quindi o DU o NPO) facendo confluire i voti dei propri elettori verso quello, in cambio di un loro rappresentante nella rosa dei candidati. Il voto non è però nominale, gli elettori saranno chiamati a votare il partito quindi Candidato X svolgerà la sua campagna elettorale in favore del Partito di appartenenza. Nelle varie regioni, per esempio, gli artefici delle campagne elettorali saranno candidati del luogo che promuoveranno i valori del partito di appartenenza, assicurando i voti di quella regione, o città. Se il partito ottiene la maggioranza di voti, la rosa di candidati dello stesso sale automaticamente in Parlamento, mentre la rosa di candidati che ha ottenuto meno voti, se raggiungono comunque una certa percentuale, occuperanno il posto in parlamento che spetta all’Opposizione.

In caso di dimissioni/morte del Presidente:
il Presidente ha il diritto a presentare le proprie dimissioni, talvolta può essere costretto o rimosso dalla propria responsabilità mediante una manovra di “impeachment”. In caso di fine precoce di un mandato i casi sono due: viene eletto il suo vice fino alle prossime elezioni, o solo provvisoriamente anticipando il voto.