Storyline 2014/2015


La storyline non narra tutto quello che è stato realmente giocato. Si riferisce esclusivamente alle cose pubbliche e note a chiunque via a Oudenville, nell'Oudenburg e nell'Europa del nostro universo. Pertanto sono notizie realmente reperibili e alla portata della maggior parte delle persone.

• 2014
Lo stato dell’Oudenburg è da più di dieci anni guidato dalle forze della DU, partito di sinistra. Nel 2014 a Milo Unfadis, è succeduto il Presidente Derek Manit che si è ritrovato tra le mani una situazione di forte crisi economica e sociale che vessa i cittadini causando non pochi disagi e problemi all’ordine pubblico. Sostenuto dalle minoranze, alza le tasse alle fasce di reddito medio-alte. La Polizia dell’Oudenburg, in diretta affinità con lo Stato visto che il Directeur di Pubblica Sicurezza viene nominato dal Presidente, è lo specchio di questa crisi: la criminalità dilaga, i fondi scarseggiano, le carceri sono troppo piene per garantire una pena detentiva a tutti e gli sforzi degli agenti sono resi vani da un sistema che definire al collasso e un eufemismo. E’ così che inizia la storia di Orde en Macht.


• 2015
22 Maggio 2015 : durante i festeggiamenti per la Festa dell’Unità si verificano forti esplosioni tra l’Oosten Cotzie e l’Omtrek. Al Puces Markt vengono registrate cinque vittime. Inizialmente si pensa a un difetto di manutenzione delle reti fognarie, una perdita di gas che ha fatto saltare in aria i tombini. L'isolamento dei cavi elettrici è risultato, dopo le analisi dei tecnici, "distrutto manualmente, mediante utilizzo di strumenti meccanici adeguati". La parola “attentato” acquista forza.
30 Maggio 2015: in risposta all’emergenza sicurezza e per risolvere la crisi dell’arruolamento, il governo Manit approva l'assunzione di nuovi agenti provenienti dai Paesi dell' Unione Europea. Più poliziotti, stipendi più bassi.
17 Giugno 2015: Mentre l’NPO si prodiga di organizzare raccolte fondi per sostenere la Politie, la polemica incalza, c’è chi accusa i membri del partito di fare campagna elettorale, i centri sociali accusano la polizia di vendersi alla politica.
19 Giugno 2015: Manit propone una super tassa per i redditi superiori al milione di euro "Bisogna decidere adesso che paese saremo nei prossimi decenni, voltare pagina e superare questa crisi. Saremo uno Stato dove in pochi vivono dignitosamente, oppure uno dove tutti quelli che si impegnano ricevono le stesse opportunità?" . L'obiettivo di Manit - in continuità con quello del suo precedessore Unfadis - è quello di ottenere una maggioranza di voti per promuovere il programma di riforme economiche promesso durante la campagna elettorale e volto a migliorare le condizioni di vita della classe media. "Questo Paese ha bisogno di scelte coraggiose per annullare le diseguaglianze economiche" . Gli imprenditori "La pressione fiscale ci sta rendendo impossibile non solo continuare a garantire i nostri servizi, ma anche il lavoro ai nostri dipendenti." Yuri Gasson si esprime dal sito ufficiale del NPO attaccando la manovra "il presidente vorrebbe stigmatizzare i ricchi, mettendoli in fuga".
20 Giugno 2015: Scontro tra una trentina di neonazisti e un gruppo di persone dell'Onze Cirkle, centro sociale autogestito del Westen Cotzie, durante un’assemblea.
10 Agosto 2015: Emergenza sanitaria nei quartieri Oosten e Omtrek. Negli ospedali si registra un boom di casi di gastroenterite. In seguito ad accertamenti ambientali, il governo proclama lo stato di emergenza, l’erogazione dell’acqua viene sospesa nei quartieri interessati. L’NPO organizza un punto di distribuzione acqua potabile a Piazzetta Boch, viene preso d’assalto da un gruppo di rivoluzionari che causano feriti e danni colpendo Aslan Tiryaki (pg), onorevole. Inesistente l’intervento della polizia. L’NPO continua comunque a sostenere le forze dell’ordine, sottolineando quanto il governo non sostenga il loro lavoro e non fornisca i mezzi adatti per garantire sicurezza. L’Onze Cirkel fa indagini e denuncia pubblicamente la presenza di agenti inquinanti e arsenico nei campioni idrici recuperati, scoperta taciuta dal governo. La situazione viene risolta dopo più di trenta giorni.
7 Settembre 2015: l’Oudeburg apre le frontiere accogliendo 24mila migranti.
Ottobre 2015: Elezioni Suppletive: si vota in 335 seggi.
15 Ottobre 2015: durante l’inaugurazione della stagione concertistica del Muziek Centrum, muore Gustav Delille, ministro cultura e istruzione. Si rende necessario un rimpasto che conduce L’ON. Julian Schnellinger-Meyer (pg)ad ottenere la carica di MInistro per la commissione Politiche di Educazione, Università e Ricerca nonostante i pubblici screzi tra lui e il Presidente Manit.
23 Ottobre 2015: L’Onze Cirkel tramite un comunicato online, rivela il rapimento di due attiviste del circolo, colpito da un incendio qualche notte prima. Si tratta di Ada Tiryaki e Lydia Stamatis (pg giocanti).
26 Ottobre 2015: La Politie annuncia che sono state liberate e sono sotto la loro protezione. Non rilascia dichiarazioni sulla natura del rapimento e l’identità dei rapitori, trincerandosi dietro al più stretto riserbo per non compromettere le indagini in corso fino alla completa risoluzione del caso. Lo stesso giorno sul canale ORT TV le programmazioni vengono bruscamente interrotte. Su tutti gli schermi compare una figura umana che indossa una tunica nera e una maschera. Il sonoro è un continuo e stranissimo effetto glitch, la figura umana non parla, mima dei numeri e muove un pannellino luminoso al centro del palmo della mano in modo da riprodurre una specie di segnale. Alla fine lo schermo diventa nero e compare la scritta in bianco «RIVOLUZIONE O MORTE. IL NUOVO ORDINE STA ARRIVANDO, GLI DEI VOODOO STANNO PER ARRIVARE NEL PIANO MATERIALE. DON'T FEED THE MEDIA - KILL THE MEDIA - BECOME THE MEDIA». E’ il primo episodio definito nuovamente attentato dopo la Festa dell'Unità poichè durante la proiezione del video un drone apre effettivamente il fuoco nella sede dell’ ORT News causando vittime e feriti. Il giorno dopo il redattore nel commemorare le vittime, rompe il silenzio e ammette che in redazione erano arrivati avvertimenti in merito all’attentato, presi tuttavia sottogamba.
27 Ottobre 2015: un uomo si fa esplodere all’interno del locale Le Bazar, che viene distrutto. Perdono la vita due persone.
5 Novembre 2015: il panico si abbatte a Financien Coin, quando gli schermi pubblicitari si spengono e nella piazza appaiono due droni. Nella folla circola il pericolo di un bomba presente nel museo vicino pronta a esplodere. I Droni vengono fortunatamente neutralizzati da Gerard Engel (pg), ingegnere professore del Meijer Instituut e magnate delle Hydra Industries, operando tramite la sua sede vicina. Nessuna bomba esplode, vengono catturati un paio di attentatori ma sugli schermi appare un sinistro conto alla rovescia che termina il 5 Dicembre, trenta giorni a partire da quel momento.
27 Novembre 2015: Viene rilasciato un sito web, una pagina completamente nera con al centro il countdown che terminerà il 05/12/2015. C’è solo quello e una frase: Sette giorni..Hai paura? Non averne, ti restituiremo la Libertà.
Dicembre 2015: La data annunciata dai terroristi è ormai alle porte. In seguito alle misure antiterrorismo è possibile notare poliziotti schierati in punti d'interesse e obiettivi sensibili della città, come sedi di governo, piazze, luoghi di rilevanza storica e dintorni, posti precedentemente colpiti e sedi di importanti aziende. I picchetti maggiori sono a Centre Ville, tra la Grand Plaatz, Capital Bureau e Financien Coin, mano mano che ci si allontana dal centro la presenza dei poliziotti si fa più rada, arrivando all'Omtrek dove la vigilanza rimane pressoché invariata rispetto al normale. Il Governo invita le persone a restare nelle proprie abitazioni e non raggiungere zone affollate, nonostante questo alcuni politici e cittadini si mobilitano con slogan e eventi “anti paura”.
3 Dicembre 2015: si verificano sul territorio cittadino una serie di disagi: le reti di telefonia fissa e mobile, di conseguenza le connessioni ad internet, subiscono forti rallentamenti con brevi ma continui black out. Le trasmissioni radio di qualunque genere sono compromesse da continue interferenze, i ricevitori GPS rimandano risultati sballati. Comunicare e informarsi diventa quasi impossibile.
4 Dicembre 2015: Neanche la serata presieduta dal Presidente nel vecchio e storico edificio della Stazioen Centrale che si profilava come un evento per presentare il progetto della nuova metropolitana di Oudenville viene annullata nonostante la vicina minaccia che il 5 Dicembre possa accadere qualcosa. Nella notte tra il 4 e il 5 qualcosa infatti avviene. Un’esplosione incendia il Capital Bureau distruggendo l’ala del Parlamento e causando la morte di guardie, custode e personale di servizio ancora a lavoro. A Grand Plaatz viene fatta saltare in aria la statua monumento simbolo della democrazia In giro gli avamposti della polizia o dell’esercito sparsi per le strade vengono assaliti da gruppi riottosi, anche tali disordini causano vittime. Alla Stazione Centrale Si parla di colpo di stato da parte degli uomini della Scorta del Presidente Manit che aprono il fuoco contro lo stesso, messo in salvo dall’Ispettore William Bennett (pg). La moglie di Yuri Gasson e di Aslan Tiryaki (pg) hanno perso la vita, assieme a cinque agenti di scorta , tre poliziotti, altri tre civili e il Ministro Lereaux, economia. La terra trema attorno alla mezzanotte In tutta la città ci sono crepe, come se fosse esploso qualche condotto.
6 Dicembre 2015: la città precipita nel caos, si susseguono saccheggi, risse, i negozi e le scuole restano chiuse, la presenza di polizia e esercito si fa più massiccia e viene spesso percepita un disturbo. Pestaggi e proteste, sono sedati anche con violenza quando necessario. La poliza continua le indagini, il bilancio finale è di 83 vittime.
9 Dicembre 2015: Mentre l'Oudenburg ricorda le sue vittime e celebra i funerali, a seguito di un discorso del Presidente Manit costernato e visibilmente scosso, la notizia di attentati in Italia, Belgio, Francia, Inghilterra, Grecia ecc analoghi a quelli del 5 Dicembre viene rimbalzata su tutte le reti televisive, giornali online, ovunque. Qualunque cosa sia successa nell'Oudenburg sta accadendo in varie parti del mondo. Le Nazioni Unite si riuniranno per far fronte allo Stato di Emergenza che interessa ormai tutta Europa. Dagli inquirenti nessun risultato, nessuno rivendica gli attentati.
12 Dicembre: In giro qualcuno ricomincia a reagire e ad aprire i locali, anche gli uffici riapriranno regolarmente, ma gli animi sono tesi e sono ancora molti i luoghi di Oudenville sotto sopra, le zone sono pattugliate costantemente dall'Esercito e della Politie.