Orde en Macht

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2014

Da più di dieci anni lo stato è guidato dal partito democratico (DU). Nel 2014 a Milo Unfadis, è succeduto il Presidente Derek Manit che ha dovuto gestire una forte crisi economica e sociale che vessa i cittadini causando problemi all’ordine pubblico. Sostenuto dalle minoranze, alza le tasse alle fasce di reddito medio-alte. La Polizia dell’Oudenburg, in diretta affinità con lo Stato visto che il Directeur di Pubblica Sicurezza viene nominato dal Presidente, è lo specchio di questa crisi: la criminalità dilaga, i fondi scarseggiano, le carceri sono troppo piene e gli sforzi degli agenti sono resi vani da un sistema al collasso. E’ così che inizia la storia di Orde en Macht.

Maggio 2015:

La prima volta che si sente parlare di “attentato” è il 14 Maggio 2015 durante i festeggiamenti per la Festa dell’Unità si verificano forti esplosioni partite da tombini tra l’Oosten Cotzie e l’Omtrek. 5 vittime al Puces Markt. Il governo Manit approva l'assunzione di nuovi agenti provenienti dai Paesi dell'Unione Europea. Più poliziotti, stipendi più bassi.

Agosto 2015

Emergenza sanitaria nei quartieri Oosten e Omtrek. Negli ospedali si registra un boom di casi di gastroenterite. In seguito ad accertamenti ambientali, il governo proclama lo stato di emergenza, l’erogazione dell’acqua viene sospesa nei quartieri interessati. L’NPO organizza un punto di distribuzione acqua potabile a Piazzetta Boch, viene preso d’assalto da un gruppo di rivoluzionari che causano feriti e danni colpendo Aslan Tiryaki (pg), onorevole. Inesistente l’intervento della polizia. L’NPO sottolineaquanto il governo sia incapace di garantire sicurezza. L’Onze Cirkel denuncia pubblicamente la presenza di agenti inquinanti e arsenico nei campioni idrici recuperati, scoperta taciuta dal governo. La situazione viene risolta dopo più di trenta giorni.

Ottobre 2015

Due attiviste dell'ONZE CIRKEL, Ada Tiryaki e Lydia Stamatis (pg giocanti) vengono rapite durante un incendio al centro sociale. L'ONP annuncia la loro liberazione pochi giorno dopo senza rilasciare dichiarazioni. Lo stesso giorno sul canale ORT TV le programmazioni vengono interrotte quando sullo schermo compare un medico della peste. Il sonoro è un fastidioso effetto glitch, la figura non parla, mima dei numeri e muove un pannellino luminoso al centro della mano. Alla fine la scritta «RIVOLUZIONE O MORTE. IL NUOVO ORDINE STA ARRIVANDO, GLI DEI VOODOO STANNO PER ARRIVARE NEL PIANO MATERIALE. DON'T FEED THE MEDIA - KILL THE MEDIA - BECOME THE MEDIA». Durante la proiezione del video un drone apre il fuoco nella sede dell’ ORT News causando vittime e feriti. Il giorno dopo il direttore ORT ammette che in redazione erano arrivate delle minacce, presi tuttavia sottogamba.

Novembre 2015

il panico si abbatte a Financien Coin, quando gli schermi pubblicitari si spengono e nella piazza appaiono due droni. Nella folla circola il pericolo di un bomba presente nel museo vicino pronta a esplodere. I Droni vengono fortunatamente neutralizzati da Gerard Engel (pg), ingegnere professore del Meijer Instituut e magnate delle Hydra Industries, operando tramite la sua sede vicina. Nessuna bomba esplode, vengono catturati un paio di attentatori ma sugli schermi appare un sinistro conto alla rovescia che termina il 5 Dicembre, trenta giorni a partire da quel momento. Online, appre una pagina completamente nera con al centro il countdown che terminerà il 05/12/2015. C’è solo quello e una frase: Sette giorni..Hai paura? Non averne, ti restituiremo la Libertà.

5 Dicembre 2015

La data annunciata dai terroristi è ormai alle porte. In seguito alle misure antiterrorismo è possibile notare poliziotti schierati in punti d'interesse e obiettivi sensibili della città. I picchetti maggiori sono a Centre Ville, tra la Grand Plaatz, Capital Bureau e Financien Coin, mano mano che ci si allontana dal centro la presenza dei poliziotti si fa più rada, arrivando all'Omtrek dove la vigilanza rimane scarsa. Il Governo invita le persone a restare nelle proprie abitazioni e non raggiungere zone affollate, nonostante questo alcuni politici e cittadini si mobilitano con slogan e eventi “anti paura”. Nei giorni precedenti al 5, le reti di telefonia fissa e mobile hanno dei disturbi, di conseguenza le connessioni ad internet, subiscono forti rallentamenti con brevi ma continui black out. Le trasmissioni radio di qualunque genere sono compromesse da continue interferenze, i ricevitori GPS rimandano risultati sballati. Comunicare e informarsi diventa quasi impossibile. Nonostante tutto non viene annullata la serata presieduta dal Presidente nello storico edificio della Gare Centrale che per presentare il progetto della nuova metropolitana di Oudenville Nella notte tra il 4 e il 5 un’esplosione incendia il Capital Bureau distruggendo un’ala del Parlamento. A Grand Plaatz viene fatta saltare in aria la statua monumento simbolo della democrazia. In giro gli avamposti della polizia o dell’esercito vengono assaliti da gruppi riottosi, Alla Stazione Centrale Si parla di colpo di stato da parte degli uomini della Scorta del Presidente Manit che aprono il fuoco contro lo stesso, messo in salvo dall’Ispettore William Bennett (pg). La moglie di Yuri Gasson e di Aslan Tiryaki (pg) perdono la vita, assieme a un numero sempre più grande di vittime. La terra trema e in tutta la città ci sono crepe.

Fine 2015

la città precipita nel caos, si susseguono saccheggi, risse, i negozi e le scuole restano chiuse, la presenza di polizia e esercito si fa più massiccia e viene spesso percepita un disturbo. Pestaggi e proteste, sono sedati anche con violenza quando necessario. La poliza continua le indagini, il bilancio finale è di 83 vittime. Mentre l'Oudenburg ricorda le sue vittime e celebra i funerali, a seguito di un discorso del Presidente Manit costernato e visibilmente scosso, la notizia di attentati in Italia, Belgio, Francia, Inghilterra, Grecia ecc analoghi a quelli del 5 Dicembre viene rimbalzata su tutte le reti televisive, giornali online, ovunque. Nonostante la gente tenti di tornare alla normalità quello è stato solo l’inizio.